Indice dei contenuti
- 1 La storia dell’argento si intreccia da sempre con quella dell’oro
- 2 L’argento è utilizzato in molti campi
- 3 Dove è possibile reperire l’argento?
- 4 Com’è andato l’argento nel corso del 2020?
- 5 Come potrebbe andare nei prossimi mesi, l’argento?
- 6 Anche l’argento è stato spinto dal pump and dump
- 7 Meglio l'argento fisico o quello finanziario?
- 8 Attenzione quando si vende oro o argento
Oro e argento sono tra le principali materie prime su cui puntano di solito gli investitori, soprattutto nei momenti in cui il ciclo economico si fa complicato. Sono cioè beni rifugio, capaci di resistere in maniera più o meno valida quando altri asset sono costretti a cedere il passo.
Una funzione da sempre riconosciuta all’oro, un pò meno all’argento. Che ha provveduto a tornare all’attenzione generale in tale veste nel corso del 2019, quando ha messo in mostra tutte le sue doti sotto questo aspetto. Tanto da spingere molti investitori a chiedersi se sia meglio puntare su di esso o sull’oro, di cui è sempre stato considerato il fratello minore.
La storia dell’argento si intreccia da sempre con quella dell’oro
La storia dei due metalli preziosi, in effetti, è intrecciata ormai dall’antichità. Tanto che risale a 2700 anni fa il conio di monete in elettro, rinvenute in Asia minore e composte da quella che era una lega naturale tra argento e oro.
La contemporanea presenza dei due metalli è stata per lungo tempo cavalcata dalle autorità di molti Paesi, arrivando a propugnare il bimetallismo. Ovvero la circolazione di monete sia d’argento sia d’oro in un rapporto di valore fissato dallo Stato.
Per molti secoli, in effetti, il valore dell’argento è stato fissato tra un dodicesimo e un sedicesimo rispetto a quello dell’oro. Una proporzione la quale è andata completamente andata all’aria nel corso dell’Ottocento. Quando la differenza di quotazione ha iniziato a divaricarsi sempre di più, raggiungendo un rapporto di 70 a 1. Che è praticamente l’attuale.
L’argento è utilizzato in molti campi
Anche l’argento, come l’oro, è utilizzato in molti campi e non solo per la produzione di gioielli. Essendo il miglior conduttore tra i metalli è, ad esempio, molto usato in elettronica e nella produzione dei semiconduttori.
Prima dell’arrivo della stampa digitale era poi molto in voga nella fotografia. E, ancora, è utilizzato per la produzione dei pannelli solari, in quella delle batterie, ove assolve alla funzione di catalizzatore (ovvero favorisce processi chimici), in funzione di additivo alimentare o di disinfettante per l’acqua da campeggio, nel settore medico e in odontoiatria. Tanto che la metà circa dell’oro prodotto nel 2019 è andato a finire nei processi industriali.
Dove è possibile reperire l’argento?
Come nel caso dell’oro, anche l’argento viene estratto dai giacimenti che sono disseminati lungo il globo. Il più grande dei quali è considerato il Carrington, in Australia, gestito dalla compagnia BHP. La miniera è operativa ormai dal 1997 e fornisce lavoro ad oltre mille persone. La sua produzione annuale si attesta sui 4 milioni d’once troy, pari ad un valore economico di circa 67 milioni di dollari. Si tratta solo di una parte minoritaria degli affari di BHP, la quale estrae ogni anno 27,7 milioni d’once, per un valore di circa 9 miliardi di dollari.
Altra miniera molto importante è quella di Rudna, in Polonia. La sua produzione è di circa 2,6 milioni d’once troy annuali e il suo nome è tristemente legato ad un episodio verificatosi nel corso del 2013. Quando un sisma bloccò 19 lavoratori per sette lunghe ore, prima che potessero tornare in superficie. La gestione della miniera è affidata alla società KGHM Polska Miedsz.
Com’è andato l’argento nel corso del 2020?
Chi intende investire in argento, però, vorrà sicuramente capire come è andata la sua quotazione nel corso degli ultimi tempi.
Per capirlo basta prendere in esame i dati relativi all’ultimo anno. Nel corso del quale l’argento è cresciuto nell’ordine del 46,8%. E’ quindi riuscito ad andare ben oltre il già rilevante +24,8% dell’oro e, soprattutto, al risultato collezionato dagli altri metalli (+10,8% l’alluminio, +20,8% l’uranio, +26% il rame, +18,7% il nickel e +19,7% lo zinco).
A cosa è dovuto questo trend? Sono gli stessi esperti ad affermare che la crescita dell’argento è una delle conseguenze delle politiche messe in campo dai governi e dalle banche centrali per cercare di attutire l’impatto del Covid sull’economia. La vera e propria inondazione di denaro liquido attuata in particolare dal governo statunitense, ha infatti fatto crescere i timori relativi ad una fiammata inflazionistica.
Molti investitori hanno quindi deciso di cautelarsi con l’acquisto di beni rifugio. Non solo l’oro, ma anche l’argento, il quale ha così potuto apprezzarsi nei termini che abbiamo visto. Una tendenza che potrebbe proseguire e addirittura rafforzarsi nei prossimi mesi, proprio in considerazione dei timori suscitati dall’inflazione.
Come potrebbe andare nei prossimi mesi, l’argento?
Se i timori suscitati dall’inflazione sono alla base della crescita della quotazione dell’argento, ci sono però altri fattori che sembrano spingere in tal senso. A partire dall’ormai evidente svolta green dei governi. La necessità di contrastare il riscaldamento globale e i suoi perversi effetti, stanno infatti spostando gli investimenti dalle fonti di energia fossile a quelle rinnovabili. All’interno delle quali un posto di assoluto rilievo spetta al fotovoltaico.
Come abbiamo visto, l’argento è utilizzato per la produzione di pannelli solari. Una scelta del resto quasi obbligata, in quanto questo metallo evidenzia qualità elettroconduttive ineguagliabili, tali da renderlo ideale al fine di realizzare la pasta serigrafata per i contatti delle celle. Nel corso degli anni, il miglioramento delle tecnologie di fabbricazione è riuscito a ridurre di molto la quantità usata: da una media di 400 milligrammi nel 2007 si è così scesi ai 130 del 2016 per singola cella. Attualmente, ogni pannello contiene in media 20 grammi di argento. Nonostante la drastica riduzione, l’argento continua ad essere responsabile di circa il 6,1% del costo totale di costruzione di ogni unità. Tanto da spingere i ricercatori di mezzo mondo a lavorare per cercare di ridurne l’impiego. Una tendenza che potrebbe riflettersi sul prezzo del metallo, ma solo in tempi abbastanza lunghi.
Anche l’argento è stato spinto dal pump and dump
Di recente, anche l’argento è stato spinto dal pump and dump dei redditors. Ovvero degli utenti di Reddit, che sul modello di WallStreetBets hanno deciso di pompare la quotazione di alcuni asset al fine di lucrare sull’aumento di prezzo.
Paradossalmente, però, potrebbe non essere un vantaggio. In quanto il pump and dump è una tecnica ancora non consolidata, la quale può dare vita ad improvvise crescite di quotazione e altrettanto rapide cadute. Rendendo di conseguenza ballerini i prezzi dell’argento, ovvero tutto il contrario di quella stabilità che dovrebbe caratterizzare un bene rifugio. Per chi abbia intenzione di investire in tal senso, si tratta di un dato da tenere presente.
Meglio l’argento fisico o quello finanziario?
Conviene investire sull’argento? Sicuramente sì, ma con molta attenzione. In particolare va detto che vi sono differenze marcate tra l’investimento in argento fisico e finanziario, ovvero quello che prevede l’adesione ad un derivato che va a rifletterne la quotazione di mercato.
Nel primo caso è infatti possibile rivendere il metallo in maniera abbastanza facile, rivolgendosi ad un compro oro e argento. Uno dei tanti che sono tornati a popolare la penisola nel corso degli ultimi mesi, quando molte famiglie italiane sono state messe in grave difficoltà dalla comparsa del Covid. Che ha costretto il governo a chiudere le attività non essenziali, mettendo quindi in crisi economie familiari spesso troppo fragili.
Molte persone hanno infatti individuato nella cessione dei preziosi la soluzione migliore per cercare di resistere ad una situazione ormai fuori controllo. Trovando un interlocutore nelle tante strutture tese all’acquisto di metallo prezioso le quali hanno pensato bene di trarre vantaggio dalla situazione. Mettendo in campo, come è ormai una triste abitudine, una serie di comportamenti al minimo discutibili.
Attenzione quando si vende oro o argento
Quando si decide di vendere i gioielli di casa, occorre fare molta attenzione. La loro cessione ai compro oro e argento, infatti, è regolata per filo e per segno dalle leggi vigenti nel nostro Paese. Le quali sono state introdotte proprio per impedire violazioni alla legalità che hanno caratterizzato la prima ondata di queste strutture, quella verificatasi nel passato decennio.
Chi vende, infatti, deve farlo in un quadro di regole assolutamente precise. A partire da quella che prevede la registrazione dell’operazione all’interno di una apposita scheda, che deve riportarne i dettagli. In particolare le generalità del venditore e tutto quello che riguarda gli oggetti ceduti. Con il chiaro intento di impedire la ricettazione di gioielli trafugati o di quelli rinvenuti nel corso di scavi illegali. Questi ultimi, in particolare, rientrano tra i beni statali e devono essere consegnati alle pertinenti autorità.
Anche le operazioni di pesatura rispondono ad una logica di trasparenza. Non solo devono essere svolte davanti al venditore, ma con bilance che siano state tarate e sottoposte a revisione periodica. Sarebbe quindi il caso di verificare il tutto o di procedere ad una pesatura preventiva dei propri preziosi, prima di recarsi in una struttura commerciale di questo genere.
Si consiglia anche di non accettare la permuta dell’oro o dell’argento, proposta da molti esercenti. Si tratta in effetti di una operazione in perdita. L’oro o l’argento venduto, infatti, sono pagati come usato, mentre quello dato in cambio viene venduto come nuovo. A parte che nessuno garantisce sul fatto che il secondo sia effettivamente nuovo e non fuso proveniente da oggetti precedenti, si conseguirebbe un risultato assolutamente paradossale: il cliente, infatti, uscirebbe con lo stesso quantitativo di metallo portato al banco metalli e senza le decine o centinaia di euro della differenza tra preziosi vecchi e “nuovi”.
Infine si sconsiglia vivamente di entrare nelle gioiellerie che reclamizzano la massima quotazione. Nel caso dei metalli preziosi, infatti, esiste solo la quotazione reale, quella fatta dal mercato, per mezzo di strutture varate allo scopo.
Prima di entrare in un compro oro e argento, ci si dovrebbe quindi informare sulla quotazione del metallo al momento. E su quella contrattare la cessione. Avendo magari l’accortezza di attendere che essa sia in un periodo di salita e non di discesa, in modo da mettere a frutto al massimo i propri oggetti in oro o argento.